No one has rated this review as helpful yet
Recommended
0.0 hrs last two weeks / 289.6 hrs on record (21.4 hrs at review time)
Posted: 22 Mar, 2020 @ 3:41pm
Updated: 23 Oct, 2020 @ 1:00am

Probabilmente il doom migliore di sempre.
Il gameplay è un passo avanti enorme dal 2016. L'aggiunta dello scatto/schivata, del rampino sul fucile a pompa e dei potenziamenti sulla tuta, rende tutto più frenetico. Inoltre ogni demone ha ora il proprio punto debole. Questo, insieme al ridotto numero di munizioni tende a rendere i combattimenti molto più ragionati e costringe a cambiare spesso arma. Le fasi platform sono un'aggiunta interessante ma, soprattutto nei primi livelli, risultano forse troppo invadenti o comunque forzate.
La storia è anche stavolta messa in secondo piano (ma giusto così in una serie come questa) nonostante l'introduzione delle cutscene, ma i momenti epici e sopra le righe non mancano di certo. Nel caso si voglia andare a scavare più a fondo, basta andarsi a leggere tutti i codex sparsi nelle mappe.
Sulla soundtrack non dico niente, solo che Mick Gordon è tornato ed è riuscito a tirare fuori qualcosa di meglio di quel già capolavoro che aveva fatto nel precedente capitolo.
L'unico aspetto per cui ho apprezzato più doom 2016 sono solo le ambientazioni e il comparto artistico in generale. Alcuni dei nuovi mondi esplorati in questo capitolo uniti allo stile leggermente più "cartoon" non mi hanno convinto del tutto. Le lande desolate delle superficie marziana, i suoi laboratori sotterranei.. restano dal mio punto di vista le atmosfere più riuscite.
Was this review helpful? Yes No Funny Award