392
Products
reviewed
798
Products
in account

Recent reviews by Katana Puffin

< 1  2  3  4  5 ... 40 >
Showing 21-30 of 392 entries
5 people found this review helpful
21.1 hrs on record
Roguelike che funziona principalmente per il suo stile grafico da fumetto, l'atmosfera fantasy-western e un combattimento lento dietro ai ripari.
Non c'è chissà che varietà nei progressi e il bilanciamento generale sarebbe da rivedere. Pistole e shotgun a corta distanza veramente efficaci, mentre le armi dalla lunga distanza sono inutilizzabili dato che sparano storto.

Soddisfacente per delle giocate veloci e può intrattenere fino al primo completamento.
Posted 23 August, 2024. Last edited 23 August, 2024.
Was this review helpful? Yes No Funny Award
9 people found this review helpful
2 people found this review funny
49.9 hrs on record
Ok, leviamoci il dente: chi mi conosce sa che ho sviluppato una spiccata intolleranza al genere Open World, a causa di un'indigestione che dura da anni...
C'è qualche caso che sono riuscito anche a tollerare come Marvel's Spider-Man, oppure anche a piacere come Death Stranding e Red Dead Redemption, ma questo Ghost of Tsushima mi ha lasciato felice. Felice perchè lo avevo finito, finalmente.

🥱Quel che posso dire immediatamente dopo averlo finito (DLC compreso) è che mi ha lasciato una sensazione di oppressione/noia indescrivibile dovuta alla sua lungaggine.
Le prime ore stavo anche dicendo "Dai, sembra carino!"; poi più passavano le missioni e più non lo stavo più sopportando.
Io non sentivo il bisogno di un ennesimo Open World fatto con lo stampino, sconfinato e annacquato da centinaia di check-list di cose inutili e ripetitive.
E' un gioco che anni fa forse avrebbe detto di più, e avrebbe funzionato meglio fosse stato più adattato all'essere videogioco piuttosto che una pseudo esperienza cinematografica senza nessuna curva di difficoltà.

🚸Ti accorgi che il gameplay è basico: c'è una marea di roba che si acquisisce tramite i potenziamenti, ma sostanzialmente cambia poco e niente. Come Horizon Zero Dawn, tutto è affrontabile con i sistemi standard ed è sempre facilissimo.
L'IA è imbarazzante. Ho registrato tra le 20 e le 30 clip che dimostrano quante volte i nemici vadano in tilt o reagiscano in modo completamente irrealistico.

📖Lo definirei un 𝘾𝙝𝙚𝙘𝙠-𝙇𝙞𝙨𝙩 𝙎𝙞𝙢𝙪𝙡𝙖𝙩𝙤𝙧 perchè è un open world quantitativo: sei costantemente soffocato di piccoli segnalini da risolvere sulla mappa, e cosa sono? Ma ovviamene 300 villaggi da liberare tutti allo stesso modo, scoprire dove portano le tracce per la duecentesima volta, seguire l'animale... Tutto così: scollegato, approssimativo, superficiale e obsoleto.

🌍Poi il punto forte di questo genere dovrebbe essere il mondo di gioco, giusto? E' vuoto. Sì, tu viaggi per chilometri ogni volta, ma non trovi mai nessuno. A tratti sembra un post-apocalittico da quanto si fatichi a trovare gente. Sai cosa si possono trovare? Dei banditi random, o orsi super aggressivi. Manca chessò, della fauna un po' più varia? Delle attività di qualche tipo che vanno per conto loro? Si punta invece su paesaggi artisticamente stratosferici ma che poi a conti fatti sembrano quasi fantasy da quanto mi sembravano artefatti.

🎬Un'altra cosa insopportabile sono le cutscene, e ve ne renderete conto già nel prologo. Ce ne saranno migliaia e tutte INSKIPPABILI! E a uno vien da dire "magari son belle no?" No! Sembrano quelle di una di una serie TV generica fatte di campo e controcampo tra gli interlocutori. I dialoghi facevo così fatica ad ascoltarli che mi alzavo dalla sedia e andavo a fare altro nell'attesa che finissero. Quando partiva un dialogo me ne andavo. Sono riuscito ad ascoltare qualcosa per la storia principale, ma davvero, è sempre stato tutto banale e scontato...

Insomma, bisogna accettare il fatto che, anche se fanno giochi enormi e maestosi, pensati per tenervi impegnati per decine e decine di ore, questo non significa che automaticamente valgano il vostro tempo.

Ghost of Tsushima - Director’s Cut (che già Director’s Cut mi fa ridere), è stato come rigiocare per l'ennesima volta lo stesso gioco già fatto mille volte. Non saprei cosa salvare perchè non mi ha soddisfatto per niente.
Probabilmente chi ha giocato e amato tutti gli Open World più famosi delle ultime 2 generazioni continuerà a farlo anche per questo, per me continuerà a non dire niente di nuovo.
Posted 15 August, 2024. Last edited 15 August, 2024.
Was this review helpful? Yes No Funny Award
7 people found this review helpful
25.1 hrs on record
Trascorrendo interminabili ore nel tentativo di finirlo, mi stavo annoiando a morte con Ghost of Tsushima e mi sono messo a cercare un’alternativa. Ripesco dal mio backlog questo The Last Stand: Aftermath, ci riprendo la mano, ci gioco sempre di più fino al punto che sospendo del tutto Ghost of Tshushima e ci vado sotto con quest'altro.

Era da un po’ di tempo che non trovavo un roguelite che mi acchiappasse come si deve, e posso tranquillamente aggiungere: anche un gioco di zombie!
Davvero ben fatto: il gioco è una specie di concept tra The Walking Dead e il corpo di ricerca di Attack on Titan. Dal campo base iniziale, scegli un sopravvissuto per partire ed esplorare il più lontano possibile, in un viaggio a tappe con un’automobile che deve essere riparata e gestita con il carburante.
Ci saranno tante cose da scoprire e meccaniche con cui prendere confidenza che funzionano benissimo.
Non c'è sensazionalismo o esaltazione particolari mentre si vuole arrivare alla meta. Solo la curiosità di capire i confini di questa cosa...e nei tentativi affinerete sempre più le abilità da esploratore: sia un approccio stealth che uno più frontale possono essere efficaci. Il bilanciamento nella sfida c'è. Il rischio nel procedere più lentamente o essere più rapidi c'è. Armi, gadget, medicinali, trappole ci sono. Insomma, tutti elementi che garantiscono un gran bel intrattenimento per le prime 10-15 ore, dopo di che, si godrà di una certa padronanza che garantirà le spedizioni via via più semplici solo per arrivare il prima possibile al limite che si era raggiunto precedentemente. Non perciò una rigiocabilità alla The Binding of Isaac, ma finchè si vuole raggiungere il finale per la prima volta, intrattiene alla grandissima.

Non fate l'errore di ignorarlo per lo scarso passaparola perchè secondo me meriterebbe molto più di altri roguelite che vengono spesso citati.
Un gran bel gioco di zombie.
Un gran bel survival game.
Un bel roguelite.
Ideale per i break e le brevi sessioni.
Posted 23 July, 2024.
Was this review helpful? Yes No Funny Award
5 people found this review helpful
9.9 hrs on record
Slave Zero X è un beat 'em up / button smasher in 2.5D con sprite molto simili al Mugen.
All'inizio può ancora risultare divertente correre e squartare tutto con la spada, ma ben presto ci si rende conto quanto sia stupido e ottuso come gioco...uno dei più stupidi e ottusi che abbia fatto negli ultimi anni.

Oltre l'inconsistenza dei potenziamenti, e la poca chiarezza nello scarsissimo combat system, c'è un evidente squilibrio nell'affrontare i nemici. Alcuni di questi sono dotati di un Hyper Armor quasi impossibile da danneggiare e molto spesso si viene sbalzati tra un nemico e l'altro, rimbalzando senza alcuna possibilità di recupero. Ci sono tentativi in cui si può solo rimanere increduli ad osservare il vostro personaggio perdere salute fino a morire senza poter reagire.

Si salva solo la direzione artistica molto da anime giapponese alla Evangelion.
Posted 17 July, 2024.
Was this review helpful? Yes No Funny Award
4 people found this review helpful
4.5 hrs on record
E' un "ok" senza spingermi tanto oltre.
Si tratta di un puzzle platform molto lento. Proprio a causa di questo ho patito il movimento per spostarsi da un punto all'altro.
Non è richiesta alcuna abilità, se non quella di andare avanti e ragionare un pochino sull'ambiente circostante.
Principalmente colpisce per la sua forza estetica, musica e colori si fondono in momenti che vogliono toccare il giocatore a livello emotivo. Ma ci toccheranno se saremo ricettivi a tali messaggi.

Non un gioco per i più "attivi" / impulsivi del gaming, a me per dire ha annoiato abbastanza, ma ne riconosco il valore produttivo. Per tanti potrebbe essere una piacevole e rilassante esperienza.
Posted 12 July, 2024.
Was this review helpful? Yes No Funny Award
4 people found this review helpful
0.0 hrs on record
Ghostrunner 1.5

Un DLC che continua l'esperienza di Ghostrunner, ma con un'enfasi maggiore sul combattimento.⚔️

Nei panni di Hel, il DLC è accessibile già dal menù come un contenuto autonomo e si preoccupa di reinsegnarti tutto ciò che serve, come nel mio caso, in cui mi sentivo poco pratico dopo tanto tempo trascorso dal gioco principale. 📖

Come tanti DLC, si offre la parte più Arcade/Action del gioco in una longevità ridotta.
Rispetto a Jack, Hel è un personaggio che potrebbe apparire simile nei movimenti e nelle caratteristiche, ma in realtà hanno cercato di renderla un po' diversa per differenziare il gameplay. Ci sono potenziamenti diversi e una sorta di modalità "Rage" che viene sfruttata per il combattimento.

Project_Hel è un DLC che si merita una recensione positiva perchè fa tornare nel mondo di Ghostrunner nel modo giusto. Assieme al gioco principale, lo rende un titolo più completo e solido.
Posted 2 June, 2024. Last edited 2 June, 2024.
Was this review helpful? Yes No Funny Award
6 people found this review helpful
27.3 hrs on record
Un medriocre vice Quake.

Il gioco ha sicuramente dalla sua un'ambientazione che fa incontrare il dark fantasy con l'horror.
Ci si sente facilmente negli anni '90, tra scenari innevati, deserti, boschi, castelli, caverne; la varietà tra i livelli è la parte migliore.

Da buon FPS vecchio stampo poi ci può aspettare di sparare ovunque a qualunque cosa si trovi sul nostro cammino.
Qui WRATH: Aeon of Ruin comincia a perdere i suoi primi colpi già da problemi un po' strutturali.
Nello shooting manca un feedback dei colpi ricevuti e idem per i nemici (a parte gli zombie) che risultano un po' rigidi nell'incassare i danni.
Nemici che, nonostante abbia apprezzato il design e credo siano tutti ben realizzati, vengono riciclati fino allo sfinimento all’interno di mappe enormi e molto, troppo, lunghe da completare.
Parlando di mappe, un’altra ingenuità è stata quella di non poter consultare le Mappe...preparatevi ad allenare l'orientamento.
L'IA non credo debba richiedere grandi sforzi in questo genere di giochi, eppure spesso, soprattutto i nemici volanti rimangono incastrati contro i muri in alto.
Il level design per la maggior parte del tempo è divertente, ma c'è un quantitativo di Platform enorme per niente ben riuscito. La causa è dovuta da un movimento del personaggio affetto da tantissima zona-morta dei controlli. In pratica i movimenti sono registrati in ritardo rispetto a quando premi e rilasci le direzioni, e questo fa commettere errori spesso letali per le trappole ambientali che ci sono.

Apprezzabile l'ispirazione a Quake, ma non si riesce a raggiungere un buon bilanciamento nel ritmo. Quake è tutt'ora una commistione perfetta tra esplorazione e combattimento. In WRATH si viene costantemente sopraffatti da spawn di nemici da tutte le parti per ogni cosa. Specialmente nelle fasi finali di gioco non ne puoi più.
E' un level design pensato esclusivamente per il combattimento, mentre avrei gradito più bilanciamento nello "scoprire il livello" e non solo sparare agli stessi nemici per così tanto tempo.


E' un gioco che, fosse rimasto più contenuto nella longevità, avrebbe irritato meno nei suoi difetti. Forse avrebbe aiutato una coop...che avrebbe dovuto esserci.
Purtroppo è difficile replicare titoli come Quake o Doom rimanendo nella formula indie anche trent'anni dopo. Quei giochi nascevano come AAA di altri tempi, e questa differenza la si nota ancora oggi.
Posted 26 May, 2024. Last edited 26 May, 2024.
Was this review helpful? Yes No Funny Award
5 people found this review helpful
7.7 hrs on record
Bleak Sword DX lo definirei come un "duel game" dallo stile pixellato grezzo, e un combat system essenziale.

E' un titolo che si apre e si gioca con immediatezza, facendo respirare quell'arcade gaming da mobile.📳
Seppur la varietà dei nemici e un buon design delle mappe incentivi nel proseguimento, la progressione è integrata in maniera un po' confusionaria. Si possono ricevere fino a un massimo di due oggetti per volta (poco incisivi), ma li si perde alla prima morte...ed è problematico dato che è un gioco dove si muore molto spesso.

I combattimenti sono quello che tengono in piedi il tutto. Saranno determinanti pochissimi scambi da entrambe le parti. Tempismo e riflessi sono tutto ciò che serve.

Se ci si aspetta poco, si riceve abbastanza.
E' lo snack di metà pomeriggio.⚔️🥪
Posted 21 May, 2024.
Was this review helpful? Yes No Funny Award
4 people found this review helpful
7.4 hrs on record
🦾
Seguito di Valfaris in una forma un po' differente.
Il ritmo indiavolato dal metal fa scorrere il gioco per qualche ora, e ti fa arrivare alla fine che ne vorresti ancora.

Come già suggerisce il titolo, Mecha Therion, cerca di cambiare rispetto a Valfaris, ma mantenendo la sua anima brutale. Questa volta ci si ritrova nei panni di un Mech che si muove automaticamente attraverso mondi fantasy-robotizzati di un 2.5D poligonale/pixelato esaltato ancor di più da un sistema di luci in stato di grazia.
Tutto questo enfatizza un'atmosfera che definisce l'anima retrò del gioco.

Lo sviluppo del protagonista fa il resto: ovviamente non da intendere in senso narrativo, ma piuttosto in termini di arsenale. Progredendo in Mecha Therion, si verrà spesso ricompensati con equipaggiamenti che vanno a personalizzare uno stile di gioco che si alterna tra: armi a distanza, corpo a corpo, colpi speciali, e moduli con specifiche funzioni. Tutto questo ovviamente può essere ulteriormente potenziato, rendendo sempre stimolante la progressione, tanto da essere uno dei pochi casi che mi ha spinto a iniziare immediatamente il New Game +.

Veramente un titolo che mi sento di promuovere per la sua immediatezza nell'attaccarti subito al divertimento, ma con un grande stile.
Posted 1 May, 2024.
Was this review helpful? Yes No Funny Award
5 people found this review helpful
37.8 hrs on record
Aliens: Dark Descent è un gioco di Alien ben riuscito e che si inserisce bene nella continuity del suo universo narrativo. E' un ibrido action-strategico unico al momento, che vede la gestione di una squadra di marines coloniali nei minimi dettagli. È fondamentale prestare attenzione alla squadra sia durante le missioni in modo attivo, sia negli intervalli tra di esse quando c'è una fase più gestionale. La sorte dei marines è importante, perché riuscire a riportarli a casa dalle terribili missioni vi garantirà potenziamenti che potrete utilizzare per migliorarli.

E' un gioco che sa diventare parecchio ostico, e se non lo si capisce si rischierebbe di rimanere incastrati in certi punti della campagna.
Per fortuna, la curva d'apprendimento, secondo me è ben pensata, ma devo dire che ci sono stati alcuni bug di gioco che non hanno fatto filare l'esperienza liscia come avrei voluto, e l'informativa di gioco riguardo ad alcune meccaniche non è proprio trasparentissima.

Comunque sia, Aliens: Dark Descent riesce nel farti sentire quello che vivono i marines. Si avvertono le loro fatiche e i loro limiti durante il progredire delle missioni, e bisogna essere bravi ad aggirarli giocando contro il tempo. Un tempo che, non sarà mai dalla vostra parte. Non sarà mai cosa facile accomodarsi, perchè giustamente, vi trovate praticamente nell'inferno.

Quanto alla storia e al setting, si ambienta nel post-Aliens, ma, da fondamentalista del canone cinematografico, quando cominciano a esserci cospirazioni, sette e ibridi, da deriva fumettistica, mi hanno un po' perso. Anche se devo ammettere, ho apprezzato una "retcon" fatta su Prometheus che finalmente torna a fare un po' di giustizia sulla lore di Alien.

Raccomandatissimo per un fan di Alien, ma anche per chi fosse incuriosito da un nuovo approccio agli strategici puri da PC.
Posted 22 April, 2024. Last edited 22 April, 2024.
Was this review helpful? Yes No Funny Award
< 1  2  3  4  5 ... 40 >
Showing 21-30 of 392 entries