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Showing 11-20 of 392 entries
5 people found this review helpful
13.5 hrs on record (6.6 hrs at review time)
Si può immaginare un mondo senza DooM?
No.

Il gioco che ha fatto capire al mondo quando i videogames cominciavano a fare sul serio.
Qualcosa che ha rivoluzionato, e sta ispirando ancora oggi, il panorama videoludico grazie a uno standard ancora irraggiungibile.

Non solo dal punto di vista del gameplay, ma tutta l'esperienza è travolgente: dall'art design, al sonoro, al ritmo, ai dettagli, alla difficoltà. Siamo ai vertici di ogni categoria.

Tutto questo riunito in Box completo di ogni contenuto, incluso Sigil.
Posted 29 November, 2024. Last edited 29 November, 2024.
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13.6 hrs on record
RoboCop Simulator

Potrei anche prenderla con un sorriso in più data la bontà dell'operazione, che comunque s'impegna per garantire fedeltà e nostalgia al film, ma diciamo che, non foste proprio ossessionati con RoboCop, una volta che ti giochi quelle 1-2 ore capisci che è già tutto lì.

Ti muovi come lui e spari come lui. Carine anche le prime teste che scoppiano come pop-corn. L'humour un po' involontario date le varie circostanze. L'atmosfera Anni '80. Sicuramente i vari elementi sono al posto giusto...Fin qua diciamo mi ha un po' ricordato l'operazione di Ghostbusters: The Video Game.

Per me come spesso accade, la componente RPG-Open World (o Open Map?) è la parte più responsabile dell'azzoppamento di questo gioco.
Non è un titolo che arriva ad avere gli strumenti per permettersi di essere un gioco di questo tipo. E' più limitato e datato dei suoi reali intenti.

È poco credibile che RoboCop arrivi nel cuore di Detroit, (soprattutto durante il giorno) senza quasi nessuno in giro, denotando tutta la staticità che una città del genere non dovrebbe avere.
Inoltre, tantissimi incarichi secondari, specialmente nei raccordi tra una missione e l'altra, in cui ci si ferma alla centrale o si fa altro, per allungare un inutile brodo man mano che la storia si sviluppa e dovrebbe entrare nel vivo.

Lo shooting, senza starci a girare troppo intorno, sembra tirato fuori dal gaming di seconda mano del 2010.
Forse voluto, o forse no, fatto sta che RoboCop è davvero un palo di cemento come dinamismo. Stessa cosa vale anche per i suoi nemici che non fanno altro che starsene lì imbambolati a spararvi aspettando di essere tirati giù come birilli.
Alcuni nemici saranno durissimi e non offriranno chissà che modi per essere fatti fuori.

Tanti dialoghi campo e contro-campo tipici degli Action-RPG alla Dragon Age, Cyberpunk e compagnia bella che riescono sempre a darmi una noia terribile. Quindi, come se non bastasse l'azione a essere già abbastanza ingessata di suo, ci pensano anche i dialoghi nel caso.


Mi spiace perchè adoro RoboCop come personaggio, è sempre uno spasso vederlo trasposto da qualche parte, ma questa volta non è stata l'occasione giusta.
Posted 20 November, 2024. Last edited 20 November, 2024.
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11.1 hrs on record (7.7 hrs at review time)
Quel gioco di Starship Troopers che aspettavo dal 1997

È come avrei voluto un gioco di Starship Troopers? Non del tutto, ma è come me lo sarei immaginato, e ci metto una parte di cuore nel dirlo.
I 16 giocatori in cooperativa lo fanno sembrare uno di quei giochi degli anni 2000 in cui il multiplayer era una funzione di puro divertimento, praticamente esclusiva del PC, con tutte le personalizzazioni del caso. E Starship Troopers: Extermination fa un po' questo, diverte in modo semplice.

La scelta della Prima Persona lo differenzia da titoli coetanei come Helldivers 2 o Space Marine 2 perchè permette un'immedesimazione migliore da parte del giocatore. Ci si sente parte di qualcosa di più grande. Si avverte più il senso di "Scala" sia in termini di proporzioni con i nemici e gli ambienti, e sia per i grandi numeri che vi sono a schermo.
Un'immersività anche data dal numero di cadaveri che rimane a schermo e le esplosioni degli insetti che riversano liquidi e viscere sui soldati. Piccoli particolari che magari non sono ancora resi perfettamente, ma che si dimostrano chicche importanti nell'esperienza generale.

Questo gioco credo si trovi a metà tra la stupidità (voluta) del film e la propaganda fascistoide del romanzo. Un bel minestrone di morte e distruzione per un gioco che oltre a sparare per completare gli obiettivi delle missioni randomiche, ti fa prendere dimestichezza con un lato da Base-building in cui puoi costruire avamposti o diversi equipaggiamenti per aiutare le truppe.

Il gameplay, come dicevo in precedenza, rimane molto vecchio stampo. Non gira liscio come un gioco veramente moderno e bisogna entrare nell'ottica di concedere qualcosa in favore di una bella idea.
Serve una bella messa appunto per curare un po' diversi aspetti del gioco, e servono anche nuovi contenuti che spero arrivino col tempo.

Se volete saperne di più, provate a farvi qualche partita. Meglio se con amici (e modalità difficile).
Posted 13 November, 2024. Last edited 13 November, 2024.
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28.4 hrs on record
Resident Evil: World War 1

Conscript è un gioco che prova a digerire la realtà Horror della Prima Guerra Mondiale e lo fa in un modo straordinario.
E' stato fatto un ottimo lavoro nel realizzare la brutale atmosfera che ha caratterizzato questa guerra.
Si riprendono quelle meccaniche da survival-horror classico in modo eccellente, dando dimostrazione di conoscere il materiale d'ispirazione che è senz'altro Resident Evil.

Un'immersività fatta di elementi esasperati ma che non portano mai fuori il giocatore dalla sospensione dell'incredulità.
L'esperienza complessiva davvero si riflette su ciò che si potrebbe percepire stando al fronte in trincea.
Per questo, al di là del combat system, che potrebbe risultare anche un po' strano all'inizio, ci passi sopra e ti godi la situazione per vedere dove ti porterà.
Ogni area, ogni stanza, sono tutte davvero molto curate e, aiutate da un missaggio sonoro, danno la percezione di un transito molto realistico durante l'esplorazione.

Nonostante la grafica in pixel e la visuale isometrica, Conscript se la gioca bene con le inquadrature e i rumori e ti fa sentire la paura, il disagio, e il dispiacere.

Assolutamente da provare se si ama l'horror vecchia scuola.
Posted 20 October, 2024. Last edited 24 October, 2024.
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12.3 hrs on record (10.7 hrs at review time)
Stylish in isometria

KILL KNIGHT è un Twin-stick shooter davvero pazzesco. Un arcade isometrico in cui, oltre al superamento del livello, conta anche come lo si supera.
Si entra immediatamente in contatto con un gameplay feroce, che va affrontato senza perdere il controllo nonostante la sovrabbondante stimolazione.
Imparare dall'errore è fondamentale, perché in quei 10 minuti di partita si apprendono molte cose, come la gestione degli spazi, l'anticipare un ostacolo, sbarazzarsi di un determinato nemico e quale arma preferire.
Ogni tentativo accresce sensibilmente l'esperienza personale provocando un senso di soddisfazione assurdo perché senti di star costruendo una tua strategia valida per superare il livello.

Comandi super reattivi, per un'esecuzione di azioni che si alternano sulla base di una scelta triplice durante quel secondo della ricarica attiva dello sparo. Il tempismo e la scelta di cosa fare in ogni secondo di gioco permettono di sentire l'adrenalina in modo costante, facendo percepire le partite molto più lunghe di quanto siano in realtà.

Per fortuna NON è un roguelike.
E' possibile sbloccare nuovi equipaggiamenti per ottenere effetti diversi durante le partite, ma non c'è un miglioramento incrementale del personaggio.
Gli stage sono predeterminati tutte le volte per darvi quei nemici e quelle trappole nella stessa maniera. Va approfondito perchè c'è tanto dietro a quei 10 minuti di run.
Serve un approccio Arcade un po' anni Novanta.

Finisce di condire il tutto l'estetica che ha quel carattere infernale tra nemici insetto-formi eldritchiani e un'architettura gothica in cui s'inseriscono a fare contrasto laser e energie al neon. Pazzesco.


Per me una medicina (hardcore) per il gaming moderno.
Pur non essendo un gioco gigantesco, fa quel che deve fare dannatamente bene. Ha una potenza che farà la differenza negli anni per essere ricordato.
Dovete essere il tipo di giocatore che trae soddisfazione dall'impegnarsi, e non chi cerca l'intrattenimento commerciale, perché la sfida è cattiva ma ripaga altrettanto.
Posted 20 October, 2024. Last edited 20 October, 2024.
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2.3 hrs on record
Un buon Contra-like ma che mi ricorderò più per la direzione artistica che per il gameplay.

La formula Run n' Gun è comunque rispettata, e sicuramente fa quello che deve fare come gioco Arcade.
Ci sono sempre elementi che sorprendono mentre si corre e spara. Questa massa tumorale di carne che infetta e fagocita ogni cosa (anche il metallo) è il tratto caratterizzante di Iron Meat.
I boss sono fantastici: meglio per i design che per la difficoltà. L'ultimo invece è azzeccato in entrambi gli aspetti.

Con dei controlli fluidi e reattivi, si affronta una sfida per lo più, direi, coerente. Ma siccome poi spesso si gioca con lo zoom della visuale, diventa più tedioso rimanere in vita quando la visuale è più ravvicinata.
Altra considerazione la farei sul sonoro che mi è sembrato troppo "martellante".

Complessivamente comunque Iron Meat la porta a casa. Come titolo Arcade fa il suo e sarebbe da provare se si avesse quel desiderio di sparatutto nostalgico in 2D.
Posted 13 October, 2024.
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0.0 hrs on record
L'altro 50% di MH: World.

S'inventa un altro Grado come pretesto per ricominciare tutto da capo sostanzialmente. Vengono aggiunti nuovi mostri, mappe, meccaniche, combo, equipaggiamenti, varie ed eventuali.
Questa volta però, tutto è finalizzato all'End Game. Di conseguenza, tra le Terre Guida, i mostri Master Rank e le numerose nuove 'regole', c'è molta più ripetizione (e mi sento di aggiungere "attenzione") rispetto al gioco base, che può rendere l'esperienza complessiva più rigida.

Una mole di contenuti che si amplia talmente tanto da migliorare sia i punti di forza del gioco che quelli più deboli.
Posted 10 October, 2024. Last edited 10 October, 2024.
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2 people found this review helpful
10.2 hrs on record
Avventura punta e clicca SciFi Horror con enigmi da risolvere.

Ho amato il concetto del "sbagli a fare qualcosa e muori"
Visuale in isometrico che cala in un'atmosfera retrò molto piacevole, mentre grafica e animazioni si alternano tra alti e bassi.

Peccato non si incontri mai nessuna creature da affrontare, capisco sia quel tipo di puzzle game, ma fa strano girare in un contesto simile senza mai incontrare nessuno.
Posted 15 September, 2024. Last edited 15 September, 2024.
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6 people found this review helpful
28.3 hrs on record
Perfezione Metroidvania

Non ci sarebbe molto da dire oltre al "funziona tutto perfettamente, giocatelo".
Fa tutto ciò che dovrebbe fare un sequel: riprende gli elementi del primo capitolo e li migliora, rendendolo un gioco molto più raffinato e brillante.

Tutto è sul livello dell'eccellenza: i controlli, il movimento, i combattimenti, l'esplorazione, la progressione, le musiche.

La pixel art parla da sola: è tra le migliori in circolazione e, insieme all'illuminazione (e ovviamente alle musiche), rende l'esperienza immersiva, proprio come nel primo Blasphemous.

Rimane quell'atmosfera barocco-horror, affascinante come sempre da scoprire, in cui l'esplorazione è organica. Muoversi tra le aree (tutte eterogenee e riconoscibili) è fluido e intuitivo, così come lo è il controllo del personaggio, ora più reattivo e dinamico.

Il penitente questa volta potrà vantare di un arsenale triplice: 3 armi si potranno potenziare, formando delle vere e proprie build da incastrare assieme ad altre sorte di reliquie e magie. Quindi, un combat system anche qui, più esteso, più versatile.

Da quello che poteva più assomigliare a un tedioso e criptico Dark Souls 1 in 2D, Blasphemous 2 compie una vera e propria evoluzione verso l'Action-Platform più maturo. Una roba pazzesca, imperdibile per un fan dei Metroidvania, e un gioco di gran valore in generale.
Non preoccupatevi se non avete giocato l'uno, senza esitazione passate direttamente al due, che è un aggiornamento del primo su tutti gli aspetti...non ve ne pentirete!
Posted 5 September, 2024.
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3.2 hrs on record
Shoot-'em-up Bullet Hell?

Un twin-stick shooter a scorrimento verticale memorabile per l'impatto scenico, e con tante cose da capire.

Cerca un bilanciamento tra "ᴍᴏᴅᴇʀɴᴏ" e "𝓬𝓵𝓪𝓼𝓼𝓲𝓬𝓸" proprio come bisogna gestire l'energia tra scudi e armi. Un'energia che va ricercata costantemente tra i nemici abbattuti. Non è difficile da ottenere, ma bisogna stare concentrati.

Giocarlo in co-op è stato divertente e ha contribuito a compensare alcuni difetti strutturali nel design, come la scarsa leggibilità di ciò che accade a schermo a causa del troppo spam di nemici, e la difficoltà nell'apprendere le meccaniche dovuta alla mancanza di un'informativa adeguata.
Il sistema di controllo inoltre poteva essere migliore, la navicella si sposta in maniera troppo imprecisa. Inoltre, la soundtrack per me è totalmente fuori giri...provate a metterne una industrial techno o psy trance.
Infine, una delle cose peggiori è stata il concedere un solo credito per finire il livello. Non ci sono 'continue', quindi bisogna ricominciare da capo ogni volta, tenendo presente che i livelli possono essere piuttosto lunghi, circa 10 minuti ciascuno.

All'inizio sarà difficile : mettetelo in 👉Easy👈 e una volta compreso il sistema degli scudi, l'esperienza sarà sicuramente più piacevole. I boss sono la parte migliore, ma mi sono goduto anche i vari upgrade che si possono acquisire.

CYGNI potremo dire che è qualcosa più dalle parti di un bullet hell che uno shoot-em up, ma comunque godibile se approcciato con le giuste "precauzioni" e aspettative.
Posted 28 August, 2024. Last edited 11 September, 2024.
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