Reseñas recientes de Xabacadabra

Dimenticatevi per un attimo i discorsi da meme del tipo "gioco uber-difficile / che figata / che tormento":

• Il gameplay è davvero splendido, profondo, e offre moltissime possibilità diverse nell'approccio del giocatore
  
• Visivamente è straordinario. Ovviamente non è un discorso tecnico: parlo del sontuoso stile grafico.
  
• La Lore e il modo in cui non viene raccontata è affascinate e coinvolgente, anche se indubbiamente non per tutti (ma è giusto così)
  
• Solaire <3

Detto ciò: sì, il gioco è difficile e ha i suoi momenti decisamente frustranti, ma non è nulla di così impossibile da affrontare per il videogiocatore medio, e lo scrive uno che solitamente non ha moltissima dimestichezza con gli action-RPG (ma che in Dark Souls muore sopratutto di cadute...)

PS:

Per onestà va detto che come porting arriva appena alla sufficienza, ma il DSfix risolve più o meno tutti i problemi...in generale sarebbe un crimine doversi comprare apposta una console per potersi godere questo capolavoro, quindi non mi lamenterei troppo

Questo gioco è ultraconsigliato, ma solo per una stretta cerchia di giocatori: quelli che necessitano di un parco giochi creativo dove muovere le proprie storie, idee ed esperimenti, quelli che non si aspettano alcuna guida introduttiva (sebbene ci sia) o veri e propri fili conduttori per giustificare le possibilità vastissime che l'universo di Starbound può offrire.

Succedere ad un capolavoro non è mai facile, e lo sviluppo travagliato non aiutò l'ottimo Sith Lords all'epoca della sua uscita...ma rigiocandolo oggi, restaurato da patch e mods (finalmente!) si mostra come un vero gioiellino di Obsidian, degno dei più blasonati RPG della "cugina" Bioware, diretto antesignano dello spirito di Mass Effect ma pregno di tutto il fascino dell'ambientazione di Star Wars.

Concettualmente, nella sua splendida sceneggiatura e nella qualità delle sue scelte morali, può insegnare certamente qualcosa a tutti i Giochi di Ruolo degni di questo nome.

PS: graditissima la nuova versione compatibile con sistemi Linux :)

Sono alle prime battute e premetto che non sono espertissimo di giochi di carte, ma devo dire che promette davvero bene...

considerando che Duel of Champions lo danno per morto, Heartstone a me fa schifo e non mi convincono i Magic Online (da cui Spellweaver copia a più non posso, ovviamente) ha tutte le potenzialità per crescere e ritagliarsi una considerevole fetta d'utenza.

Certo, in futuro temo che la componente Pay to Win si farà sentire pesantemente (com'è anche ovvio, visto il genere ed il fatto che è pur sempre un free to play) ma per adesso da quello che ho visto si può giocare allegramente senza spenderci un soldo, quindi non fasciamoci la testa prima di essercela rotta!

PRO:

• è un bel gioco di carte sullo stile di Magic
  
• ottimi artwork
  
• leggero ed ottimizzato alla grande: a differenza dei concorrenti, gira bene anche su laptop parecchio vecchiotti
  
• è gratis

CONTRO:

• Ancora un po' scarno
  
• Gioco di nicchia: non aspettatevi la fanbase che può accapararsi la Blizzard
  
• Server ballerini

Giochino molto, molto simpatico e ben fatto: tanto humor, nerdaggine e dentifricio (!)

La cosa più divertente è riscontrare le similitudini di certe scenette con situazioni tipiche nelle sessioni di GDR nel mondo reale, per il resto è un titolo abbastanza semplice e casual perfetto per passare un po' di tempo senza menate particolari.

Premesse:

1) penso di giocarmelo ancora un po' e quindi mi riservo il diritto di modificare questa recensione, valutazione annessa

2) ho un certo pregiudizio di fondo nei confronti dei giochi realizzati con Rpg Maker che vengono commercializzati, anche se preciso che non è assoluto (Skyborn dal poco che ho visto è abbastanza interessante, per fare un esempio)

Venendo al gioco vero e proprio...ho preso Suits attirato dal basso prezzo, le buone recensioni e sopratutto il potenziale originale, anche solo a livello grafico (per paradosso, i "disegnacci" con cui è strutturato sono una scelta estetica interessante, sopratutto nella retrorica da JRPG amatoriale).

Che dire? Non posso affermare che si tratti di un gioco che tradisce le aspettative ma, sinceramente, mi sa di prodotto molto "furbo", estremamente commerciale nel suo pseudo anticonformismo, nato per ammiccare al pubblico "indie-radical chic" che spopola sulle imageboard e che, a dispetto delle proprie pretese intellettuali, spesso e volentieri si rivela più prevedibile e pecorone del pubblico da cinepanettone.

Ecco: se da questo sottotesto nascono dei giochi effettivamente interessanti e concettualmente profondi / originali (per esempio Papers, Please), Suits mi sembra solo un pigro tentativo ai limiti dell'amatoriale di cavalcare l'onda di questo successo, un gioco che "trentamila lire il mio falegname lo faceva meglio" [cit] ma che sa ammiccare bene al pubblico di cui sopra, riuscendo ad apparire molto più di quello che è.

Ci sono giochi free-to-play che meritano più tempo e considerazione.

Beccato gratis in qualche offerta...preso così ha un suo senso, ma non è assolutamente da spenderci soldi: per quanto possa risultare simpatico, è sul livello di un qualunque browser game (forse pure al disotto di molti)

Uno dei videogiochi più ambiziosi, coinvolgenti e immersivi della storia. Un titolo seminale che inquadra perfettamente lo spirito creativo che permeava il Giappone di fine anni '90.

Personalmente non m'interessa di remake, compilation e quant'altro: se penso a Final Fantasy VII, qui c'è tutto quello che cerco e anche di più.

Sarà minimo minimo la sesta volta che me lo rigioco, per l'ennesima piattaforma differente (in precedenza PSX-PC-PSP-Emulatore) e...boh, dopo tutto questo tempo ci trovo sempre qualche nuovo elemento di meraviglia.

Davvero sentite così tanto bisogno di un remake?

Perché questo gioco, sebbene non esente da difetti, è sempre così straordinario che credo riuscirà a seppellire tutte le moderne (ed inutili) appendici che lo circondano, eclissandole, stagliandosi sempre imperioso come la Meteora che campeggia nel suo logo.

Potrà sembrare un discorso nostalgico il mio, lo so...ma io credo che se si riuscisse a considerare il valore di Final Fantasy VII aldilà di ogni tecnologia o contesto storico, questo gioco risulterebbe sempre una delle massime esperienze videoludiche a nostra disposizione.

Quindi... sit your ass down in that chair and drink your ♥♥♥♥♥♥♥ TEA!

Semplicemente straordinario, originale, concettualmente divino.

Chiaramente non è un gioco per tutti i palati: se sapete apprezzare il tipo d'approccio metodico ed investigativo che il gameplay "meravigliosamente stressante" si porta dietro approfittate dei saldi e compratevelo ad occhi chiusi.

PS: L'ambientazione sovietico-orwelliana è resa in modo favoloso in un pugno di (splendidi) pixel: Lucas Pope è un vero genio del game design (e probabilmente anche un pazzo furioso, il che in questo caso aiuta non poco)

Se passate le notti ascoltando Alessandro Barbero, installate la mod Anno Domini 1257 e potrebbe diventare uno dei giochi della vita