Il titolo nel complesso mi è piaciuto più del predecessore, Lara Croft and the Guardian of Light (LCGL), sotto diversi aspetti.
Dal punto di vista della longevità si tratta di un prodotto estremamente breve e in meno di 6 ore arriverete ai titoli di coda. Molto prima che per LCGL, il quale offre qualcosa in più in termini di numero di livelli.

Prima di iniziarlo, ma anche all’epoca della sua uscita, ricordavo tanti commenti negativi relativi alla grande varietà di bug di cui era infarcito.
Da questo punto di vista sono rimasto piacevolmente sorpreso, nel senso di non averne mai incontrato nessuno, anche se devo ammettere di non aver provato la modalità co-op, e quindi non saprei se in quel caso vi sia la presenza di parti non superabili (ad esempio, eventi che non triggerano).

Rispetto a LCGL ci sono più cose che mi hanno convinto. Prima di tutto l’ambientazione, egiziana, molto bella e ancora oggi graficamente splendida da vedere. Sono presenti scenari molto vari, in alcuni casi sono gli stessi con una variazione delle condizioni meteo e orarie (durante lo sviluppo della trama nel gioco principale e a piacere nel post game, quando è possibile rigiocare il titolo anche modificando queste ultime grazie a un certo meccanismo).
Come al solito gli effetti speciali, quali quelli di luce, sono molto belli e potenzialmente questo gioco ha una atmosfera di molto superiore a quella di LCGL, che da questo punto di vista era abbastanza smorto, privo di una vera e proprio personalità.
Ma perché uso il termine “potenzialmente”? Perché il gioco, anche a causa della sua brevità, trasmette la stessa sensazione del precedente, ovvero quella di un titolo da tempo libero, di un giochino che non vuole scavalcare il confine.
Ciò è acuito da tanti piccoli particolari, quali la presenza di tante fasi caciarone e dialoghi di trama da telefonino. A proposito, trovo insopportabile il doppiaggio in italiano e la voce di Lara è qualcosa di inaccettabile (se questi sono i risultati da parte di un umano, io non vedo l’ora che intervenga l’IA). In effetti, l’attrice che la rappresenta sembra leggere le sue linee stando seduta su un divano parlando del più e del meno, non essendo in grado di capire che Lara affronta situazioni tra la vita e la morte. Invece sembra che sia in palestra o a fare la spesa, con un tono di voce flemmatico e antipatico. Speravo di passare all’inglese nel gioco, ma l’opzione non era disponibile. Bocciato.

Rispetto a LCGL non mi è piaciuto un altro aspetto: Lara è indicata sempre da un segnalino circolare rosso molto ingombrante, che ho trovato fastidioso alla vista. Durante il gioco vi sembrerà di muovere il segnalino, non Lara. A differenza di LCGL qui non è possibile disabilitarlo, per cui non muoverete Lara, ma un cerchio rosso. Non solo, che senso ha scegliere più abiti se l’unica cosa a cui farete caso è il cerchio rosso? Bocciato.

Il gioco in termini di fasi shooter mi è parso più facile del primo LCGL, ma anche molto meno frustrante e direi che mi ha divertito maggiormente. Ci sono anche meno sessioni a tempo e di fuga, anche se questo è causato dai suoi inferiori contenuti.
In genere gli enigmi sono molto piacevoli e meno frustranti, tranne in un solo caso, quando mi è parso di trovarne uno forse MOLTO più facile da affrontare in co-op.
Dal punto di vista generale della difficoltà, direi che si tratta di un titolo medio-basso, più verso il basso, caratterizzato da check point posti intelligentemente, anche se in alcuni casi mi hanno fatto riflettere: ad esempio potreste morire in un certo punto e ritrovarvi a un check subito dopo quel punto: mi è capitato un paio di volte. Il sistema a check funziona anche durante le boss fight, per cui se morirete in quei frangenti ripartirete da un punto intermedio, dopo che sono state superate le fasi previste del combattimento.

In definitiva, il gioco per me è migliore di Lara Croft and the Guardian of Light, ma permane la sensazione di giochino che non trasmette nulla. Dopo averlo finito me ne sono già dimenticato, proprio come mi accadeva con Nibbler sui primi telefonini cellulari. E non è un complimento.

Peccato, perché ci sono atmosfere particolari in più di un punto che potevano essere sfruttate molto meglio, con una virata più esplorativa e avventurosa e una trama meglio studiata.
Ovvero, potenzialmente le atmosfere di questo titolo e il design dei livelli, potrebbero rivaleggiare con The Last Revelation e portare alla luce un vero Tomb Raider isometrico (a volte mi è venuto in mente Diablo, e anche quello è di altro livello), invece al publisher piacque realizzare un giochino sparaccione.
Peccato.

6/10

<3

Is an upgrade from previous release, feel smother.