Gamified cinema. Charlotta Mohlin's performance is truly remarkable. If you're a cinephile who appreciates Lynch and Bergman (like me), then you'll probably love this.

This one's hard to review. It’s light-years away from Her Story or Telling Lies (which I adored), even if some mechanics overlap. I feel like if you’re not into film editing, cinematic storytelling, or if your patience wears thin easily, this might not be your cup of tea.

The first couple of hours? A real slog. But once you push past that wall, it becomes surprisingly enjoyable — like finding rhythm in chaos.

Do I recommend it? Yes... just not at full price. Wait for a sale and give it the time it needs.

Immortality è un vero capolavoro di videogioco, anche non avendolo esplorato nei minimi dettagli, ma avendo trovato circa l'80% delle clip, mi sono fatto una mia idea su questa storia.
Prima di dirvela però devo fare un plauso al regista e soprattutto agli attori, che hanno portato in scena delle performance memorabili, prima di tutti l'attrice che interpreta Marissa, o per meglio dire The One.
Beh la storia di questo gioco è una di quelle che non si dimentica, una sceneggiatura memorabile vissuta attraverso 3 film, Ambrosio, Minsky e Two Of Everything.
La storia di questo gioco è a liberissima interpretazione, infatti la ricostruzione a frammenti viene fatta proprio per quello.
Ora vi do la mia, per evitare "spoiler" vi consiglio di non leggere:
Allora da quello che il gioco mi ha trasmesso, partendo dalla bellezza dei momenti di realizzazione di quello che stai guardando fino ad arrivare a vere e proprie situazioni interconnesse da immagini e parole, questa continua sensazione che ci sia qualcosa che non va, il continuo guardare clip disconnesse che a mano a mano hanno un quadro più preciso, a partire dal vedere questa ragazza in varie epoche temporali, non invecchiare mai, quasi dagli inizi del novecento, fino agli anni 80-2000, come se avesse trovato la formula per restare per sempre giovani, proprio come nel suo spot pubblicitario, ma no, la cosa va molto più in profondità, dopo essere stata uccisa durante la seconda guerra mondiale, questa entità, quasi come un parassita che all'inizio ci appare come un entità negativa, un qualcosa che ha ucciso Marissa, ne ha preso il controllo, senza però distaccarsi completamente, ma lasciando dei frammenti di lei dentro di se... continuando a vivere e portando le sue speranze avanti, fino a questa realizzazione di come The One in realtà, quasi come un atto di malinconia, continua a portare avanti il sogno di Marissa e cioè quello di essere ricordata per sempre e di essere dentro tutti, e come una delle cose più inquietanti, ma allo stesso tempo belle, capisci che il gioco è stato fatto proprio per questo, proprio per noi, arrivando ad una fine dove comprendi che lei vivrà per sempre dentro di noi, IMMORTALE, dentro una pellicola, come un ricordo, come un parassita.
Consigliatissimo