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Sugoi. Loli. Kawai. Mutandine. Pedorsetto. Nonostante gli argomenti non certo maturi, Freesia è anche un ottimo beat 'em up, strutturato in modo semplice per quanto riguarda gli stage di gioco, ma dotato di una buona profondità per la gestione di abilità passive, specials e mosse base. Un piacere notare come il gameplay possa essere direttamente modficato in base alle nostre scelte (rigenerazione della vita piuttosto che ridotto consumo di mana, maggiore danno inferto piuttosto che maggiore difesa ecc.). Il combat system è spettacolare, furioso, certamente confusionario ma offre anche la possibilità di andare quasi sempre sul tecnico, essendo molto preciso. 4 livelli di difficoltà, boss fights impegnativi già a normal e un tasso di sfida soddisfacente. Solo per fans, decidete voi se delle loli o dei beat 'em up.

Uno dei più grandi action-RPG degli ultimi anni. E' un gioco che unisce perfettamente elementi classici da hardcore gamers (fog of war e nemici con livello fisso) con elementi "nuovi" come un albero abilità non limitato dalla classe scelta ma altresì completamente libero, potrete persino essere un mago summoner in dualwielding. Il combat system è full action senza mirino a schermo con pausa tattica opzionale, in poche parole bellissimo: nemici sempre intelligenti, stili di combattimento selezionabili in tempo reale, cambio arma al volo (quindi passaggio da melee a ranged in un lampo). Mondo di gioco free roaming vasto, dettagliato, vario, pieno di segreti, dungeons e nemici sempre impegnativi. Il gioco offre inoltre una trama avvincente, dialoghi seri, simpatici e persino irriverenti (spassosa la telepatia, totalmentte opzionale). Trama che a circa metà gioco rimescolerà le carte, offrendovi la forma di drago e la Battle Station, con le quali il gameplay si arricchirà delle caotiche e frenetiche battaglie aeree. Quando uscì, Ego Draconis (questo il sottotitolo poi sparito con l'uscita della versione che è presente qui su Steam) non vide riconosciuti i suoi giusti meriti, risultando un prodotto per soli fans. Ma Divinity II è un gioco longevo (ben oltre le 60 ore), mediamente difficile, una grafica ancora oggi potente, una grande colonna sonora e un gameplay tra i più vari e divertenti che il genere RPG abbia mai offerto.

Di gran lunga uno dei migliori indie game del 2013. Un puzzle-platformer originale sia nel gameplay che nel modo di raccontare l'intensa storia che lo caratterizza. Graficamente impeccabile e stilisticamente sublime nel proporre una sci-fi tra le migliori di sempre. Nulla è ovvio in questo gioco: impegnativo, spesso difficile, a volte apparentemente impossibile. Il finale è autentica scuola di cinema, senza cutscenes, senza teen drama e senza quella bocchinara della Chobot. Un prodotto di gran classe.

Più che un gioco, un trip mentale e visivo. Irriverente, citazionista, maleducato e con il protagonista che ha la vescica quasi sempre piena. Piccoli enigmi a volte geniali e altre volte banali che è sempre possibile risolvere in più di un modo, garantendo un'ottima rigiocabilità. DLC gratuiti con i livelli creati dagli utenti, livelli extra sbloccabili. Un piccolo capolavoro di pixel art (assolutamente da provare i vari filtri video disponibili nelle opzioni) , con un beat infernale come unica colonna sonora. Folle.

Hard Reset, è stato l'esordio per un piccolo gruppo di devs dal pedigree niente male (Painkiller e The Witcher, tra gli altri). E' un gioco che mette sul piatto: grandissima grafica (tecnicamente mostruoso, con un motore di gioco sviluppato internamente che ridicolizza quelli di gentaglia più famosa), direzione artistica che richiama molto Blade Runner (ma che mantiene comunque un buon livello di originalità), gameplay solido e impegnativo anche a livello ninjacane. Ci sono solo due armi a disposizione ma con moltissime modalità di fuoco, tutte sbloccabili e upgradabili, classi di nemici ben definite, danni ambientali e abilità che è raro vedere in un FPS. Visivamente spettacolare, è un gioco quasi perfetto, peccato solo per l'assurda scelta di preferire i checkpoints ai quicksaves. Il DLC gratuito "Exile" aggiunge qualche ora di giocato andando a incicciare una longevità che a livello hard sembrava già comunque molto buona. Difficile e divertente al tempo stesso, se non temete la sfida è un gioco che non vi deluderà.

Il miglior multi competitivo DM/TDM sul mercato. Le prime ore penserete di essere morti e di vivere una sorta di inferno fatto di bunny hopping, crouch jumping e gravitygun zen masters. Tranquilli, avrete modo di scoprirne i segreti per una dipendenza da frag mai provata prima con nessun altro gioco. Metacarpo bye-bye, tanto le seghe ve le potete fare con l'altra mano.

Piccolo gioiello di game design, questo gioco concentra l'essenza del puzzle-platformer restituendo 100 livelli mai troppo difficili da decifrare, controlli perfetti, grafica minimale, colonna sonora di gran classe e una traccia narrativa sorprendentemente intrigante. L'unico difetto è forse la mancanza di un vero bilanciamento nella difficoltà, che non risulta progressiva ma è subordinata aila presentazione via via dei nuovi blocchetti/personaggi (il tutto si traduce in frequenti reset del livello di sfida per meglio assimilare le loro nuove abilità). Ma è un'inezia, il gioco è stupendo.

Diciamocelo: colonna sonora rock & metal + Jack Black + Tim Shafer... non poteva certo venir fuori un gioco normale. Un pò hack 'n slash, un pò strategico in tempo reale, tutto free roaming con auto e decine di missioni e collezionabili sparse sulla mappa. Brutal Legend potrebbe essere descritto così. Ma non basta. Questo è sì il gioco con la migliore colonna sonora su licenza mai sentita ma ha anche una direzione artistica assolutamente geniale, alcuni grandi del metal che ritornano come NPC, battute sempre divertenti, continui omaggi e citazioni al mondo del rock e del metal. E' molto più che un videogioco, forse troppo (o solo) per fans, ma è certo che un fanservice di così alto livello non lo avete mai visto/giocato.

Deus Ex: HR è ancora oggi uno dei migliori mix di azione, avventura, rpg e fps disponibili sul mercato. Offre al giocatore una reale variabilità nell'approccio alle missioni, un'IA solida e convincente, un sistema di abilità sbloccabili che può ulteriormente modificare il gameplay a seconda dei propri gusti. Intenso, non scontato e longevo. Graficamente non impressiona quasi mai, forse complice il proporre un futuro possibile anzichè esageratamente fantastico, ma i volti dei vari npc sono a volte assurdamente brutti e poco curati. I tanto discussi boss fights sono stati sensibilmente modificati nell'edizione Director's Cut, non ancora disponibile su PC. Nel complesso un grande gioco, difficile pensare ad un migliore ritorno di uno dei franchise più famosi di sempre.

La prova che dedizione, serietà e capacità professionali possono portare un team a riproporre una leggenda degli FPS in modo sublime. Sam 3 è un gioco perfetto, grandissima espressione della sfida fatta videogioco. L'ultimo livello sta al genere FPS old school come Il Mucchio Selvaggio sta al genere western: giocato quel livello nulla sarà più come prima. Imprescindibile.