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Quella volta, però, si avvicinò a me con un sorriso timido. Nelle sue mani stringeva un mazzo di fiori che sembrava provenire da un altro mondo. I colori erano così vividi da sembrare irreali: rosso intenso, giallo dorato, sfumature di viola e blu che non avevo mai visto in natura. Il profumo era inebriante, dolce e fresco allo stesso tempo, riempiva l'aria intorno a noi.
«Sono per te,» disse semplicemente, porgendomeli.
Ero incredulo. «Per me?»
Skrokker annuì, con un piccolo sorriso. «I fiori più belli devono andare a chi sa apprezzarli.»
Lo guardai andarsene, mentre i fiori splendidi tra le mie mani mi facevano sentire come se avessi appena ricevuto un regalo prezioso, carico di un significato segreto.