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20.3 hrs on record (20.3 hrs at review time)
Questa recensione sarà priva di spoiler.

Silent Hill 2 Remake è un ottimo omaggio all'originale, diverso, certo, ma ben realizzato sotto quasi ogni punto di vista.

Dal punto di vista grafico si può dire poco di negativo, a parte problemi di ottimizzazione al lancio che, fortunatamente, sono stati risolti con delle patch. Per il resto il gioco si difende benissimo e il colpo d'occhio sarà più che evidente, oltre che mettere a disposizione diversi filtri per rendere più "accattivante" l'esperienza di gioco (molti di essi si sbloccheranno una volta concluso il gioco per la prima volta). Anche la gestione dell'illuminazione l'ho trovata ben studiata e la resa dell'illuminazione riesce a metterti in degli ambienti davvero bui e spaventosi, riuscendo, però, a farci vedere comunque l'ambiente circostante (e se ci sono riuscito io che ho addirittura abbassato la luminosità rispetto allo standard ci riuscirete anche voi, a patto che siate in una stanza poco illuminata, spegnete le luci e non abbiate paura... eheh). I volti dei personaggi, la loro resa grafica e le animazioni, secondo me, sono tutte riuscite a pieno, dall'inespressività di James, alla sensualità di Maria o dalla fragilità di Angela al "sudiciume" di Eddie. Ho fatto diversi screenshot durante la partita per poter dimostrare che, i personaggi, non sono "mono espressivi" come alcuni dicono, ma per niente.

Dal punto di vista tecnico non ho riscontrato alcun tipo di bug o glitch di sorta. L'esperienza è stata stabile e scorrevole dall'inizio alla fine, eccezion fatta per alcuni scatti (ne avrò riscontrati 5 in totale) perchè il gioco stava caricando qualcosa.

Il gameplay risulta essere avvincente e tosto anche a difficoltà normale, visto come molti nemici siano stati resi più aggressivi e intelligenti rispetto all'originale. Lo shooting l'ho trovato ben contestualizzato e realistico visto il contesto, avremo un'oscillazione della mira niente male e non una mira solida e ferma, proprio perchè qui non comandiamo un poliziotto addestrato come un Leon di Resident Evil (non so perchè la gente continui a paragonare non solo i due personaggi ma addirittura i due giochi), ma avremo tra le mani un cittadino comune, tant'è che sarà palese la sua inesperienza nella scena in cui trova per la prima volta la pistola, maneggiandola come se fosse qualcosa di mai visto prima. Per variare il level design sono stati aggiunti degli elementi extra come alcuni carrelli da spostare e scavalcare, muri da rompere e cuniculi in cui strisciare. Ora, onestamente i carrellini alla The Last of Us me li sarei risparmiati, capisco che volessero variegare il level design ma sto carrello ha sempre lo stesso modello in ogni ambientazione e appena lo posizioni dove andrebbe messo ci sarà una sorta di animazione a conferma del fatto che è stato inserito nel punto giusto, non è proprio immersivo al massimo ecco, però almeno non ce ne saranno così tanti nel gioco. Discorso diverso, invece, per i muri da rompere, che visto il gioco, secondo me, si sposano bene con il contesto e con l'ambientazione. Nonostante la difficoltà normale il gioco sarà estremamente generoso con il loot, sarà raro ritrovarsi senza cure o senza munizioni, e andrebbe bene per una difficoltà facile, a normale mi sarei aspettato un po' più di sfida da questo punto di vista. Gli enigmi invece, avendoli impostati a difficile, devo dire che si sono rivelati intrattenenti, nonostante alcuni fossero molto semplici da risolvere nonostante il grado di difficoltà.

La colonna sonora è stata rivista e rielaborata mantenendo vivo lo spirito e il mood che contraddistingue l'originale, anche perchè a lavorarci è sempre il maestro Akira Yamaoka. Anche dal punto di vista del sound design è stato fatto un lavoro eccelso, mai sottovalutare questa componente in un horror dato che aiuta di molto l'esperienza e l'immedesimazione.

Mentre, parlando della trama, la messa in scena è ottima, diversa ma al tempo stesso fedele agli eventi dell'originale, con qualche variazione totalmente ininfluente dal punto della coerenza narrativa o altro. Il gioco avrà a disposizione addirittura dei finali inediti che non vedo l'ora di scoprire. Unica pecca, una scena censurata sul finale che, se devo dirvi la mia, non cambia minimamente la potenza di quella scena, ma non capisco perchè sia stata censurata in quel modo, onestamente. In tutto e per tutto la storia sarà quella, non preoccupatevi.

Silent Hill 2 Remake non è una copia 1:1 del gioco originale, e meno male, perchè altrimenti sarebbe bastata una remastered. Il titolo rende onore all'originale, regalando anche qualche chicca come gli echi del passato, ovvero delle sezioni nel gioco interagibili lasciate appositamente per strizzare l'occhio ad alcune cose che, rispetto all'originale, sono state cambiate, ma senza snaturare lo spirito dell'originale.

Ed è proprio per questo che mi sento di dire che questo Silent Hill 2 Remake è un ottimo titolo, oltre che Remake. Perchè riesce a mantenere lo spirito e il mood dell'originale regalando, allo stesso tempo, un'esperienza diversa. Entrambi sono titoli figli della loro epoca, e per quanto non vi sia più quella telecamera o quei volti uncanny, questo Remake riesce a rendere omaggio all'originale, mantenendo una propria identità allo stesso tempo.

Giocate l'originale e giocate questo remake, non ve ne pentirete!
Posted 10 December, 2024. Last edited 10 December, 2024.
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3.8 hrs on record (3.0 hrs at review time)
Ti sbagli, io non sono un Saiyan ma un Terrestre, hai capito?! 😡🤓

Heheh... certo, e io sono l'uomo ragno 🗣🔥🗿
Posted 4 December, 2024.
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9.8 hrs on record
Chroma Squad è un GDR strategico indie (finanziato tramite campagna Kickstarter) che prende a piene mani dalla cultura nipponica dei tokusatsu, più nello specifico dai Power Rangers (o Super Sentai).

Trama

La trama di per se è molto semplice: un gruppo di attori/stuntmen, stufi di lavorare per il loro vecchio management, decidono di mettersi in proprio e di fondare il proprio (che poi sarà il nostro) studio, aiutati da una strana entità di nome Cerebro.

Aspetto tecnico

Ciò che cade subito all'occhio è la stupenda pixel art del gioco, davvero ben realizzata e che difficilmente risulterà essere monotona. Ad accompagnare lo stile grafico ci sarà un'eccellente colonna sonora chiptune che non stancherà mai (oltre a sposarsi benissimo con la pixel art), dando quella spinta in più ai vari livelli che dovremo affrontare.

Gameplay

In termini di gameplay abbiamo i classici canoni di un GDR strategico, con il terreno di gioco diviso in caselle dove i nostri personaggi potranno muoversi di tot passi alla volta in base alle loro statistiche. Il "party" sarà composto da 5 personaggi aventi ognuno un ruolo e delle abilità specifiche, oltre che avere il proprio colore distintivo (siamo pur sempre in un gioco che si ispira ai Power Rangers); i colori ed i personaggi potremo sceglierli all'inizio del gioco, e potremo anche modificare i nomi di quest'ultimi, insieme a quello dello studio, della trasformazione in "super sentai" e del proprio mecha (si, potremo combattere anche con un robottone!). Il gioco, inoltre, si presenta accessibile un po' a tutti i tipi di giocatori, avendo 4 livelli di difficoltà tra cui scegliere, così da poter accontentare sia chi cerca un'esperienza più rilassata e sia chi vuole mettersi alla prova.

Conclusione

A parer mio, Chroma Squad è una piccola perla che merita di essere giocata, saprà divertirvi senza mai annoiarvi, riuscendo anche a mettervi alla prova in determinate situazioni. E poi, se amate i tokusatsu ed i Super Sentai non potete farvi scappare questo gioco!
Posted 24 October, 2024.
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84.9 hrs on record (1.4 hrs at review time)
Partiamo con quelli che secondo me sono gli unici due peli nell'uovo.

1. Micro stuttering dovuto alla compilazione delle shader. Niente di debilitante, non parliamo dello stuttering di Elden Ring, semplicemente quando visiteremo una nuova zona per la prima volta potrebbe esserci uno scattino all'inizio per poi sparire. Roba che si, non dovrebbe esserci, ma che può essere fixata con una patch, fortunatamente.

2. Il riarrangiamento delle OST. Qui entra in gioco il gusto personale, a me personalmente stanno piacendo molto, nonostante preferisca la versione originale di Mass Destruction.

Bene, i lati "negativi" son finiti, sto gioco è una bomba, Atlus è riuscita a confezionare un Remake con i "così detti". Funziona tutto, dalla OST allo stile grafico, veramente azzeccato, con delle cut-scene tecnicamente eccellenti. Nel gameplay sono state integrate molte meccaniche già note a chi ha giocato Persona 4 e 5, si gode. Certo, manca "The Answer" e la protagonista femminile, ma si vocifera che Atlus stia già lavorando a dei DLC per aggiungere questi contenuti e non solo. Un peccato perchè potevano metterli già nel gioco base, vista la loro presenza nella Portable (porting uscito poco tempo fa), ma oh, meglio questo che niente dai.

Se siete amanti della saga di Persona o se state cercando un buon JRPG per iniziare, non posso non consigliarvi l'acquisto!
Posted 2 February, 2024.
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39.6 hrs on record
Yakuza Kiwami rende perfettamente onore all'originale migliorandolo e attuandolo agli standard di oggi.

Un'esperienza che merita di essere vissuta quella offerta da Toshihiro Nagoshi, in questa Kamurocho palesemente ispirata da Kabukichō, una città viva, che vi farà sentire veramente in Giappone, nel bene e nel male. Ovviamente non mi metterò a citare tutte le varie trivia culturali che presenta Yakuza, anche perchè sarete voi a doverle scoprire e vivere in prima persona, in un mix perfetto tra il prendersi sul serio e il non farlo per niente.

La mappa di gioco vi offrirà svariate attività secondarie, tra side quest, incontri casuali, negozi, sale giochi, ristoranti, hostess club, ecc. Insomma, avrete parecchio da fare oltre la quest line principale. Sarà importante accumulare esperienza durante il gioco per poter completare l'albero delle abilità di Kiryu, diviso in 4 stili di combattimento, ognuno con le sue caratteristiche.

Sui combattimenti c'è poco da dire, fluidi ed incredibilmente divertenti. Si potrà switchare tra 4 modalità diverse in base al tipo di avversario che ci troveremo di fronte. Sarà possibile interagire anche con l'ambiente circostante, spaccando letteralmente biciclette o cartelli pubblicitari contro il nemico.

La trama risulta essere godibile, in grado di catturarvi fin da subito, regalandovi vari colpi di scena, risate ed anche qualche lacrima, ma non mi dilungherò per evitare di fare spoiler.

Giocate Yakuza ragazzi, vivetelo nonostante l'inglese, perchè merita.
Posted 2 April, 2023.
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2
15.4 hrs on record (7.8 hrs at review time)
RECENSIONE NON COMPLETA

Questa recensione nasce più come critica alle critiche (passatemi il termine) poste a questo titolo, se vi fate un giro troverete recensioni negative non argomentate, alcune critiche giuste che, con la nuova patch, perdono di significato, ma il peggio del peggio sono le cavolate. Ma andiamo con ordine.

PREMESSA
Sono consapevole che queste recensioni vennero fatte all'epoca, ma non costa nulla aggiornarle e cambiare opinione, specialmente con le correzioni che sono state fatte per correggere i problemi elencati da queste persone. Fortunatamente, dopo la patch, su Steam le opinioni stanno drasticamente cambiando in positivo.

Non c'è il supporto 16:9, prima cavolata. A volte mi chiedo se la gente sappia come funziona il mondo. Risoluzioni a 16:9 sono presenti, ma la cosa che mi "spaventa" è pensare che queste persone si riferiscano al gioco in sè... ma secondo voi, ma come puoi rendere in 16:9 degli FMV nativi in 4:3 senza strecciare tutto fino allo schifo? Come puoi rendere in 16:9 dei fondali pre-renderizzati nativi 4:3? Pensa, si sono presi pure la briga di metterti un bel gradient azzurro al posto delle bande nere come fecero per il porting di Final Fantasy VII. Questa è una remastered, non un remake, dobbiamo ancora spiegare la differenza nel 2022 ormai 2023?

A livello tecnico è un disastro, seconda cavolata. Si, sono d'accordo sul fatto che gli fps fossero imbarazzanti all'epoca, ma fortunatamente parliamo di un problema risolvibile con una patch che, orami, è uscita, quindi problema risolto. Ma quando si parla del livello tecnico non si parla solo di fluidità, quindi, quali sarebbero gli ulteriori aspetti tecnici disastrosi? La colonna sonora che, ancora oggi, è incredibile? La grafica in full HD? Naturalmente l'autore della recensione non ha argomentato.

Screen tearing. Non mi sento di definirla una cavolata perchè ho visto che questo problema si presentava quasi sempre su schede video Nvidia, avedo una RX580 non posso esserne sicuro, posso solo dire che su schede video AMD questo problema non è mai stato presente. La soluzione sarebbe quella di forzare il V-Sync dal programma della scheda video ed avete fatto, quindi non vedo questo grosso problema, certo, riconosco che possa dare fastidio e che non gli costava niente mettere un opzione, come non costa niente abilitarla dal software della scheda video.

Invecchiato malissimo !! Ingiocabile, terza cavolata. Ora, so che questa può essere un'opinione e può differire da persona a persona, ma a livello oggettivo come si fa a dire che è invecchiato? Allora anche Final Fantasy VII è invecchiato, così come Wild Arms o Xenogears, giusto? "Eh ma son giochi diversi" ok, allora possiamo definire "invecchiato malissimo"? Perchè se si riferisce al livello grafico mi permetto di dissentire, i fondali sono meravigliosi ed i modelli, soprattutto in questa remastered, sono ben definiti. A livello sonoro la ost è incredibile e non gracchia, idem per gli effetti sonori. Gli FMV per forza di cose risultano sgranati, per quanto si possa restaurare un Full Motion Video non si potrà mai arrivare ad una definizione in full HD. Ed infine, ingiocabile, ma de che? Neanche mi ci spreco a commentare questa affermazione. Si riferiva agli FPS? Bene, io lo giocai quando ancora c'era questo problema e, per quanto potesse essere estremamente fastidioso, da qui a dire che è ingiocabile ce ne passa, Cyberpunk su PS4 al lancio era ingiocabile, non questo titolo.

Non ho nient'altro da aggiungere. In seguito farò una recensione in merito al titolo una volta concluso.
Vi lascio i commenti abilitati così da potermi dire la vostra, dato che queste recensioni che ho citato li hanno disabilitati, chissà perchè.
Posted 10 March, 2023.
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20.2 hrs on record
Il primo Final Fantasy va contestualizzato all'epoca in cui uscì per poter passare oltre la trama elementare e i pochi dialoghi, se paragonato ai titoli successivi della saga.

Come già detto, la trama è molto basilare e, principalmente, funge da incipit per la quest principale, riportare la luce ai quattro cristalli elementali, vagando per la mappa di gioco in cerca dei dungeon in grado di compiere ciò. Niente di troppo complesso, grazie anche agli NPC che, nonostante i pochi dialoghi, ci guideranno all'interno del mondo di gioco lì dove saremo bloccati, o anche per scoprire segreti e quest secondarie.

La veste grafica di questa pixel remastered è ottima e piacevole alla vista, unica pecca è il font, semplice ma poco in tema con il gioco, problema presente in ogni capitolo di queste remastered. Personalmente avrei optato per qualcosa di pixelato. La OST, che ci accompagnerà per tutto il viaggio, è stata completamente rifatta, in maniera eccellente a parer mio.

Nonostante sia privo dei contenuti extra presenti nelle versioni GBA e PS1 le pixel remastered introducono: un bestiario che si aggiornerà man mano che incontriamo nuovi nemici; una libreria musicale per ascoltare la ost di gioco e una serie di artwork ufficiali che, personalmente, ho davvero apprezzato.

Il gameplay è molto classico essendo il primissimo Final Fantasy, ma risulta comunque godibile e divertente, nonostante gli incontri casuali siano fin troppo frequenti. Avremo modo di sperimentare più classi per i nostri personaggi; una meccanica che, seppur di poco, aumenta la rigiocabilità.

Un titolo che consiglio vivamente agli appassionati della saga e a chi vuole rivivere la nascita di questa saga storica dei JRPG.
Posted 28 February, 2023.
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146.8 hrs on record (94.2 hrs at review time)
Dark Souls 3 è sicuramente un gran gioco ma, personalmente, non è il migliore della saga.
Preciso subito che con questo non voglio dire che DS3 sia brutto o simili, anzi, ma andiamo con ordine.

[Recensione del gioco base, DLC non inclusi]

L’atmosfera e le ambientazioni di gioco sono veramente ottime e ben curate, eccetto alcune zone che sembrano essere state lasciate in bassa risoluzione, ma spesso e volentieri non ce ne si renderà neanche conto. Indubbiamente un omaggio, come anche con i precedenti capitoli, all’opera di Miura Kentaro, Berserk, dalla quale Miyazaki ha più volte preso spunto.

Rimanendo sempre in tema parliamo della struttura delle mappe. Il poter vedere le zone future dalla distanza aggiunge sicuramente un senso di profondità in più allo scenario, dando quasi una sensazione di “Open World”. I singoli scorci sono stati ben pensati aggiungendo shortcut geniali e oggetti nascosti. Unico problema, secondo me, è l’essere troppo lineare. Prendiamo, per esempio, il primo Dark Souls, dove ogni luogo aveva 3 o 4 collegamenti che a mano a mano ti portavano al nexus di gioco, o ad un’entrata secondaria di una determinata zona. Qui invece è tutto più lineare e “dritto” salvo poi, verso end game, tornare ad una zona iniziale.

Ora, però, è arrivato il momento di parlare dell’enorme quantità di armi presenti nel titolo e del combat system. Le armi, come ormai siamo stati abituati, sono tante e sono varie, con moveset e scaling diversi così da poter rendere ogni build unica e ampiamente personalizzabile. Grande novità, inoltre, sono le weapon art, abilità speciali che variano a seconda dell’arma e che permettono dei combattimenti più variegati. Quest’ultime consumeranno Punti Armonizzazione, ovvero il “mana” del gioco, anche questa altra innovazione da dover considerare nelle build magiche, dato che ora i miracoli, le piromanzie e le stregonerie non avranno tot utilizzi ma consumeranno una determinata quantità di PA. Purtroppo, però, il gioco sembra favorire un approccio più melee, che risulta essere più semplice e meno punitivo di utilizzare incantesimi o piromanzie.

Per concludere parliamo dei Boss di questo Dark Souls 3, davvero stupendi dal punto di vista del character design. Unici nei loro pattern e moveset, rendendo l’esperienza (nell’ambito boss fight) completa e per nulla monotona. Personalmente ho trovato la loro difficoltà giusta e per nulla sbilanciata.

Dark Souls 3 è una pietra miliare all’interno del panorama dei Souls e merita di essere giocato. Sicuramente l’esperienza complessiva è stata migliorata, ma alcuni aspetti sono stati trascurati come la mappa, ridotta ad un simil corridoio, per questo mi sento, personalmente, di non definirlo il migliore.
Posted 6 June, 2022.
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30.4 hrs on record (20.1 hrs at review time)
S.T.A.L.K.E.R. Call of Pripyat, terzo capitolo della saga di S.T.A.L.K.E.R., è un fps post-apocalittico con diverse meccaniche da survival horror. La saga, sempre stata di nicchia con una fan base molto predominante in Europa, ha fatto parlare parecchio di sé dopo l’annuncio di S.T.A.L.K.E.R. 2. Il capitolo che andremo a vedere oggi, Call of Pripyat, è forse il più “avanzato” per quanto riguarda alcune meccaniche di gameplay oltre che a livello tecnico.

Ci troviamo in Ucraina, nei pressi di Pripyat. Territorio pieno di ostilità, sia umane che non. Cominciamo parlando dell’ambientazione. Una mappa ampia e ben dettagliata, con luoghi desolati ed estremamente inquietanti, che possono nascondere stash ricche di equipaggiamento utile alla nostra sopravvivenza, mercenari pronti a fare fuoco, altri S.T.A.L.K.E.R. come noi o, nelle peggiori delle ipotesi, creature o anomalie. Unico difetto della mappa di gioco è l’ottimizzazione di alcune aree che, durante le fasi di caricamento, provocheranno alcuni cali di frame che però, fortunatamente, si verificheranno solo la prima volta che si incontrerà quella determinata zona. L’ambiente di gioco è vivo, con NPC che si sposteranno da una zona sicura all’altra per commerciare, riposare o semplicemente per far fuori qualche mutante. La mappa riesce a dare anche un senso di progressione, con alcune zone inaccessibili finchè non si raggiungerà un certo punto della storia principale ed altre che, a seconda del proprio equipaggiamento e dell’approccio, risulteranno più o meno complesse. Bisognerà tenere conto anche dell’ora perché credetemi, quando fa buio non parliamo di semplice oscurità. Fortunatamente siamo dotati di torcia così come gli altri S.T.A.L.K.E.R. e i mercenari che, se terranno la torcia accesa, potremo scorgere dalla distanza. Ho citato più volte questi “mercenari”, ma chi sono in realtà? All’interno del mondo di gioco avremo a che fare con diverse fazioni (che lascerò scoprire a voi) e, in base ai nostri rapporti con esse, potranno avere atteggiamenti neutri, amichevoli oppure ostili nei nostri confronti. Non pensate di entrare in un accampamento di nemici a mo di Rambo, con l’IA di questo gioco non si scherza. I nemici agiranno in maniera realistica: spengeranno le torce per non essere individuati; non si limiteranno a corrervi contro per farsi ammazzare, bensì cercheranno di circondarvi, facendo il giro della struttura e coordinandosi con i compagni. Insomma, bisognerà fare particolare attenzione durante gli scontri. Ed a proposito di quest’ultimi, sono veramente belli, lunghi, complessi, realistici, riesci a percepire la tensione dello scontro, specialmente di notte, con le torce spente e con la fiammata delle armi come unica fonte di luce che, grazie agli effetti d’illuminazione del gioco, riescono a regalare ancora più realismo al tutto. Continuando a parlare di realismo, le meccaniche survival, seppur non estreme, riescono ad aumentare il senso di mmersività dovendo badare al bisogno di fame e di sete che, se non soddisfatti, influenzeranno negativamente sulla stamina del personaggio. Sarà importante riparare la propria armatura e anche le armi che potranno incepparsi se dovessero essere lasciate in condizioni critiche. Per quanto riguarda gli NPC, capiterà di incontrarne molti, chi con una storia da raccontare e chi, invece, risulterà meno incisivo degli altri. Molti di essi, oltre a fornirci informazioni sull’ambiente di gioco svelandoci luoghi sulla mappa o posizioni di stash, ci affideranno anche delle quest secondarie per poter guadagnare qualche rublo, valuta del gioco. Alcune di esse riescono ad essere d’impatto e davvero ben strutturate, mentre altre potrebbero limitarsi ad un semplice avanti e indietro che si, coinvolge il giocatore nell’esplorazione della mappa, ma non lo fa sentire coinvolto in qualcosa di importante o interessante a livello di trama.

Per concludere, S.T.A.L.K.E.R. Call of Pripyat è sicuramente uno dei punti più alti raggiunti dalla saga. Vi invito calorosamente a provarlo per vivere un’esperienza unica nel suo genere, paragonabile a ciò che può offrire un Escape from TARKOV. Inoltre il prezzo è veramente basso, quindi non avete scuse!
Posted 14 May, 2022.
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85.4 hrs on record (58.6 hrs at review time)
Shenmue è il padre degli Open World e fu rivoluzionario per la sua epoca.
Bisogna per forza di cose contestualizzare il tutto per capire di che gioco si tratti.

Shenmue uscì nel 1999 per SEGA Dreamcast, una vita molto sfortunata dato che molti si persero questo capolavoro che da solo valeva il prezzo del biglietto. Yu Suzuki, la mente dietro il progetto, riempì il titolo di dettagli, anche tecnici, mai visti prima, con un sistema meteorologico realistico che si basava sul vero clima di Yokosuka negli anni 80, ovvero l'ambientazione del gioco, il QTE (Quick Time Event) che, seppur già esistente in giochi come Dragon's Lair, venne ottimizzato per giochi casalinghi e non arcade e reso quello che conosciamo oggi, oppure l'utilizzo del motion capture per le animazioni, incredibilmente realistiche all'epoca e ancora oggi valide.

Ma l'innovazione più importante fu il sistema FREE, Full Reactive Eyes Entertainment, così Yu Suzuki definì quello che oggi tutti noi conosciamo con il termine di Open World. All'epoca non era mai stato sviluppato niente di simile, per questo dovettero inventare questo nuovo termine, ma parliamone di questo sistema FREE.

Il gioco fa invidia, ancora oggi, a molti open world tripla A, con un'ambientazione viva, più di 100 NPC diversi, con la propria routine, le proprie linee di dialogo, ragazzi 1999 ci tengo a precisarlo. Se alle 8:00 am volessimo andare a trovare un determinato NPC dovremo assicurarci che non si trovi già a lavoro, magari sta uscendo di casa proprio in quel momento, oppure sta ancora dormendo, insomma gli NPC hanno una vita propria, che rende l'ambientazione realistica, un vero e proprio GDR, una profondità simile oggi non si vede tutti i giorni purtroppo.

Ok, abbiamo capito che Shenmue fu rivoluzionario e che contiene, ancora oggi, degli elementi più che validi, ma la Remastered?

Senza dubbio la remastered apporta delle migliorie grafiche degne di nota, peccato per la qualità audio non proprio eccellente e per i video in 4:3. Per sviare questi problemi è possibile scaricare delle mod, il problema è che avrebbero dovuto pensarci i ragazzi di D3T.

Ma nonostante ciò, il lavoro svolto ma sicuramente lodato. Mi sono soffermato sul primo capitolo dato che il secondo è molto simile tolte alcune aggiunte a livello di gameplay che andranno ad agevolare alcune meccaniche "datate".

Unica pecca, i comandi, un po' legnosi negli spazi stretti, ma niente di così grave.

Non sono tipo da fare discorsi elitari o roba simile, ma purtroppo va detto, Shenmue non è per tutti, soprattutto non è per il pubblico medio di quest'epoca, abituata ad avere tutto e subito (il mio è un discorso generale, non voglio offendere o altro, ci mancherebbe ragazzi).

Shenmue è un gioco che va preso con calma, con i suoi tempi, va vissuto, bisogna immergersi nel mondo di gioco curato nei minimi particolari proprio per far si che ciò accada, è anche ciò che disse Yu Suzuki ai nuovi giocatori riferendosi a Shenmue 3, ma quella è un'altra storia.

Giocate Shenmue. Vivete Shenmue.

Serie Youtube di tutta la saga: https://www.youtube.com/playlist?list=PLOOT1HmlflMDer8LiYg_5gK2tUnQzNPcO
Posted 22 March, 2022. Last edited 22 November, 2023.
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